Invitati dall’associazione Roma sotterranea, un gruppo di Soci AMUSE ha partecipato giovedì scorso all’inaugurazione del bunker di Villa Ada, o meglio di Villa Savoia come si è chiamata per lungo tempo.
Nel bunker non c’è nessuna particolare opera dell’ingegno se non delle incredibilmente massicce porte metalliche blindate. E’ però un’opera da vedere perché ci riporta a quei tempi duri per l’Italia, in cui gli americani ci colpivano dal cielo e i tedeschi controllavano Roma. Anni in cui morirono migliaia di romani a San Lorenzo, migliaia furono deportati nei campi di sterminio e anche la famiglia reale correva a nascondersi sottoterra quando il funereo suono delle sirene riempiva l’aria.
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/villa_ada_bunker_savoia-1631086.html