Nel quadro della collaborazione di AMUSE e Roma2Pass con le scuole, mercoledì 20 aprile il team di Roma2Pass ha accompagnato due classi del Liceo Scientifico Manfredi Azzarita che ha sede in via Tommaso Salvini (una prima ed una terza Liceo Scientifico) fino a Piazzale delle Muse.
Guidati dalle professoresse di arte, Rita Paolucci Viligiardi e Elisabetta Rosei, le classi hanno “semplicemente” ammirato il panorama che si gode da Piazzale delle Muse, praticamente sotto le finestre della scuola nella quale entrano tutti i giorni.
L’uscita ha fatto seguito ad un incontro, avvenuto a febbraio, con le due classi nelle quali i Soci AMUSE Piergiorgio Bellagamba e Andrea Ventura avevano stimolato i ragazzi a “guardarsi intorno” e a “leggere” il territorio che li circonda.
La “visita-blitz” ha permesso ai ragazzi di conoscere storia e storie di ciò che si vede da Piazzale delle Muse: da Monte Mario con l’Osservatorio di Villa Mellini a Villa Glori, dal Circolo del Tiro a Volo ai Campi sportivi dell’Acqua Acetosa, dalle infrastrutture che servono la valle del Tevere fino ai monti della Sabina. Le storie hanno toccato le leggende, i miti e anche le curiosità che animano luoghi come Ponte Milvio, la Cassia, la Flaminia e la Salaria, ma anche i falchi che si annidano nella Torre della Telecom o le storie legate al viaggio della reliquia di Sant’Andrea lungo la via Flaminia. Tra le architetture più ammirate, hanno attratto l’attenzione dei giovani la Moschea di Paolo Portoghesi e il Ponte delle Aquile di Brasini.
Particolare interesse hanno poi suscitato nei ragazzi le storie e le leggende legate al Monte Soratte (esaltato nella famosa Ode I 9 di Orazio), a Monte Antenne e anche lo svolgimento della Battaglia di Saxa Rubra tra Costantino e Massenzio.
Girate le spalle al panorama, le tre guide di AMUSE hanno quindi illustrato alle due scolaresche le architetture che si affacciano sulla piazza e gli architetti che le hanno progettate, Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco, Giò Ponti, Ugo Luccichenti e Nicola Di Cagno, praticamente una piccola antologia delle “Palazzine Romane”.
Attratti dall’insolita “visita guidata” alcuni abitanti della zona, che hanno voluto restare anonimi, hanno preso la parola e hanno descritto la “vita” del Piazzale delle Muse nel primo dopoguerra e negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Colpiti dalla “verve” dei racconti, i ragazzi hanno applaudito molto compiaciuti.
Alla fine della “visita-blitz” gli studenti sono stati invitati a visitare l’androne della palazzina di Giò Ponti su Via Eleonora Duse.
Poiché le due classi hanno lavorato in modo appassionato all’argomento del “territorio intorno a noi”, AMUSE sta coordinandosi con le due professoresse per dare “visibilità” alle ricerche svolte dai singoli ragazzi.