AMUSE E IL CONTRATTO DI FIUME

PERCHE’ SIAMO I PROMOTORI DEL CONTRATTO DI FIUME TEVERE DA CASTELGIUBILEO ALLA FOCE

Perché gli obiettivi dei promotori del Contratto di Fiume Tevere sono: 

  • la realizzazione di un efficiente sistema di rilevazione della situazione di partenza e di monitoraggio costante e regolare che consenta di avere una conoscenza “in continuo aggiornamento”,
  • il perseguimento di una maggiore coerenza ed efficienza delle politiche di settore e degli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale e socio-economica, innestando una dinamica sinergica sia temporale sia finalistica tra i diversi strumenti;
  • il rilancio della manutenzione e della valorizzazione del territorio fluviale, per il ripristino e la salvaguardia del risanamento quanto più possibile, della qualità delle acque, dell’ecosistema e della biodiversità nel Fiume;
  • la realizzazione di interventi che rendano il “bene” fiume fruibile alla popolazione locale a cominciare dalle stesse possibilità di accesso, e che facilitino modelli di sviluppo basati sulla valorizzazione delle potenzialità del contesto eco-socio-funzionale del territorio,
  • la restituzione al fiume Tevere di un ruolo centrale nella vita del territorio, della città, del suo centro e delle sue periferie, attraverso una pluralità integrata di soluzioni progettuali che coniughino esigenze e obiettivi diversi.

COSA E’ IL CONTRATTO DI FIUME

Il Contratto di Fiume (CdF) è

  • un accordo tra soggetti che hanno responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente” ,
    uno “strumento di programmazione strategica e negoziata ad adesione volontaria, ideato con la volontà di perseguire la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali congiuntamente alla protezione dai rischi idraulici, contribuendo quindi allo sviluppo locale”.
  • uno strumento che “mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE) e sulle Alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche e iniziative volte a consolidare le comunità fluviali, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata”
  • uno strumento che promuove una governance locale integrata

Il CdF è stato promosso in Italia a partire dal 2007 dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume ed è stato formalizzato nel 2010 con la Carta Nazionale dei Contratti di Fiume che stabilisce i principi, le fasi di attuazione e gli obiettivi propri di un CdF

PERCHE’ AGENDA TEVERE HA DECISO DI AVVIARE IL CONTRATTO DI FIUME TEVERE DA CASTELGIUBILEO ALLA FOCE

La necessità di avviare il Contratto di Fiume nel sottobacino del Tevere di Roma è determinata da numerose motivazioni, tra cui:

  • il fatto che il sistema di responsabilità pubblica e istituzionale che oggi governa il Tevere è caratterizzato da intreccio, sovrapposizioni e ripartizioni di competenze tra una pluralità di soggetti richiede che per il perseguimento di obiettivi, anche apparente semplici, venga attivato un percorso virtuoso e certosino di confronto e collaborazione in un’ottica di semplificazione e coordinamento ispirata alla volontà del fare della gestione partecipata.
  • la fragilità del territorio, che si manifesta periodicamente in occasione dei fenomeni più estremi, in conseguenza di eventi naturali, come i cambiamenti climatici in atto o di violazioni soggettive, come ad es. sversamenti che sfuggono alle regole di tutela ambientale;
  • Il fiume rappresenta il principale corridoio ecologico della citta, costituisce elemento strategico della rete ecologica e un patrimonio prezioso ed essenziale per la tutela del capitale naturale della biodiversità presente, parte integrante dell’insieme di paesaggi identitari, storici e delle tradizioni culturali di grande interesse per tutti i cittadini.

Per saperne di più: Per saperne di più: www.agendatevere.org/tag/contratto-di-fiume/

Piergiorgio Bellagamba

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