Parco dello sport Stadio Flaminio

Il 15 maggio scorso si è svolto un incontro al quale hanno partecipato il Presidente dell’ICS (Istituto Credito Sportivo) Andrea Abodi, il Presidente di AMUSE Piergiorgio Bellagamba e i soci Paolo Anzisi e Tommaso  Cazzaniga, l’Avv. Paolo  Saolini  in rappresentanza dell’Assessore Daniele Frongia del Comune di Roma, il Dott. Sabatino Aracu, Membro della Giunta Nazionale CONI e Luca Basilico, manager della Worldskate Organization.
Dall’incontro sono emerse alcune indicazioni per l’avanzamento della iniziativa.
Sono state indicate, da parte del rappresentante dell’Assessorato, le aree già di competenza del Comune (delimitate da viale Tiziano e viale Maresciallo Pilsudski),  sulle quali possono essere effettuati interventi di bonifica, di messa in sicurezza e di prima sistemazione, utilizzando finanziamenti  già disponibili.
Il Comune intende mettere a punto un Progetto generale del Parco, corredato da Norme e criteri guida strategici, nel quale inserire operatori e donatori che siano in grado di realizzare con tempestività le opere necessarie.
Il modello previsto  è quello di un impianto promiscuo, capace di accogliere diverse attività sportive (ginnastica e giochi adatti a tutte le età, strutture per arrampicata, pattinaggio su strada, skatepark, pallacanestro, ecc.).
E’ opportuno pensare a strutture fisiche che garantiscano sicurezza e solidità e siano recuperabili e localizzabili in aree adiacenti, nel caso in cui il progetto di recupero dello Stadio Flaminio, in corso di elaborazione da parte del Dipartimento Universitario cui è stato commissionato e di una struttura operativa specifica, proponga soluzioni diverse per l’utilizzo delle aree adiacenti allo Stadio stesso.
Il Comune potrebbe affidare direttamente le aree di sua competenza ad un operatore capofila del Progetto, che provveda alla realizzazione degli interventi  sulla base di un “Piano di fattibilità”, capace di affrontare il finanziamento delle opere (per il quale è stata manifestato interesse da parte dell’ICS) e di remunerazione del capitale investito.
L’Associazione AMUSE, che ha presentato una proposta per l’utilizzo con attività sportive, delle aree esterne dello Stadio, è a disposizione per approfondire le tematiche affrontate, nel rispetto delle competenze delle diverse Istituzioni coinvolte e della natura “pubblica” delle aree sulle quali si interviene.

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