Progetto di monitoraggio del servizio di raccolta dei rifiuti

Il 24 febbraio scorso si è tenuta una riunione presso gli uffici centrali dell’AMA sul Progetto di monitoraggio del servizio di raccolta dei rifiuti promosso dal Tavolo per la Qualità del Municipio II nato nel Novembre 2019 e al quale AMUSE partecipa con numerosi Soci.
Alla riunione erano presenti una delegazione del Tavolo, guidata dal Presidente Angelo Artale con alcuni “Referenti di Strada”, che si dedicano a rilevare sistematicamente la frequenza di svuotamento dei cassonetti riportando i risultati su una scheda corredata di fotografie, la Presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, per AMA il Direttore Tecnico (Casorato), il Direttore Operativo (Bianchi), il rappresentante di Area (D’Antoni).
Numerose sono le strade del Municipio II che vengono monitorate: Via Basento, via Lima, Via Arno, Piazza Verbano, Via Dora, via Aterno, Corso Trieste, Via Nomentana-Piazza Trento, Via Nomentana da Porta Pia a Villa Torlonia, Viale Eritrea, Via Zara, Villa Paganini, Vialla Massimo, via Bosio, Via Carlo Fea, piazza Mincio, Piazza Dalmazia e via Dalmazia, via Alessandria, via Asmara, via Flaminia.
Oltre ad aver parlato del deficit degli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma, è stato chiesto ad AMA di avviare una serie di operazioni mirate per il controllo sulla qualità del lavoro degli operatori, visto che si stimano risorse in circa 10.000 addetti tra AMA e ditte in subappalto, teoricamente più che sufficienti alle esigenze della Città e quindi del Municipio.
Inoltre è stato consegnato ad AMA un rapporto di sintesi dell’attività di monitoraggio svolta, dalla quale sono emerse alcune cose interessanti.
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Frequenze di svuotamento si è riscontrato che praticamente per tutte le postazioni la frequenza di svuotamento minima prevista a contratto non viene rispettata e si sono notati anche casi estremi, come il mancato ritiro per un mese della plastica (via Arno). Su alcune postazioni, Via Arno 5, Via Bosio 1, via Nomentana 219 e 429, via Rocca Sinibalda (vicino alle scale), via Torlonia 12, via di Villa Massimo 40, si sono verificate criticità sistematiche a causa di frequenze di svuotamento insufficienti e con accumulo di rifiuti a terra. Suggerimento: assegnare agli addetti AMA e alle Aziende che hanno in appalto i servizi di raccolta la responsabilità di segnalare immediatamente alla Direzione la formazione dei mucchi a terra, per la tempestiva rimozione, attivare un contatto (telefonico/mail) per la segnalazione dei mucchi da parte dei cittadini fissando un termine di 24 ore massimo per l’intervento di rimozione.
Ingombranti e/o rifiuti atipici dietro ai cassonetti – Rifiuti abbandonati dietro ai cassonetti e non rimossi per lunghi periodi (frigoriferi, suppellettili, sanitari, etc) – Possibili rimedi: invece di attendere le segnalazioni dei cittadini, dare obbligo al personale AMA di segnalare agli uffici preposti la presenza di tali materiali, chiedendo l’immediato ritiro. Per i materiali da ristrutturazione (calcinacci, sanitari, etc.) si devono avvisare anche i VV. UU. affinché indaghino sui cantieri della zona e reprimano questo reato.
Campane del vetro – Di norma non si trovano piene, salvo casi specifici, vicino a ristoranti, bar.
Contenitori per ABITI USATI – Sono oggetto di rovistaggio sistematico, con il duplice inconveniente che gli indumenti non arrivano a coloro cui sarebbero destinati e, venendo buttati a terra o inseriti in altri cassonetti, contribuiscono ad aumentare il degrado. Da valutare l’opportunità che i Municipi si colleghino con Associazioni, Parrocchie, Volontariato in genere per creare una rete capillare per il conferimento degli indumenti, invece che in questi contenitori. Meglio che AMA si focalizzi esclusivamente sul servizio di pulizia.
Infine è stata riscontrata a volte la mancanza di cassonetti (ad esempio per la carta) oppure la mancata sostituzione di quelli portati via per rotture.
AMA ha dichiarato di apprezzare l’impegno profuso nonché la qualità del lavoro prodotto e ha assicurato che predisporrà una risposta scritta al Rapporto, alle segnalazioni formulate e anche in merito alla possibilità di realizzare un canale diretto di comunicazione con questo gruppo di lavoro.

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