Mercoledì prossimo, come previsto nel Calendario delle Passeggiate Roma2pass, faremo la passeggiata “Alle origini del Nomentano. Da via Bari a viale XXI Aprile“, un itinerario urbano che ci permette di parlare della nascita del quartiere Nomentano e di esplorare questa parte del quartiere, tra Piazza Bologna e Villa Torlonia. La passeggiata si chiama così perché inizia dagli edifici delle Ferrovie dello Stato in via Bari che sono le prime costruzioni del quartiere.
L’itinerario inizia in via Bari 18, davanti all’imponente palazzo del Dopolavoro ferroviario e del Teatro Italia, e percorre un percorso rettilineo lungo via Rovigo, via di Villa Massimo e via Giovanni Battista de Rossi, fino ad arrivare a viale XXI Aprile, davanti alla Scuola della Guardia di Finanza e al Palazzo Federici. Da lì a piedi o con l’autobus ritorneremo al punto di partenza.
Maggiore informazione sulla passeggiata: www.roma2pass.it. PRENOTATI
Il quartiere Nomentano è previsto nel Piano Regolatore del 1909 come espansione residenziale borghese, insieme a Prati–Delle Vittorie e Appio–Tuscolano (si noti la similitudine dei tessuti a raggiera generati da Piazza Bologna, Piazza Mazzini e Piazza Re di Roma) ed è realizzato negli anni successivi per soddisfare le esigenze abitative del ceto medio, su cui poggiava il consenso al governo. In effetti, il Nomentano si sviluppa sostanzialmente tra le due guerre, durante il regime fascista, che lo eleva a modello di modernità urbanità.
Il quartiere nasce tra tre preesistenze profondamente diverse tra di loro: la prestigiose ville sulla via Nomentana (a partire da Villa Torlonia e villa Massimo), la nuove realizzazioni del regime (la Città Universitaria, il Policlinico e i grandi edifici a ridosso delle mura aureliane, oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e i quartieri popolari di Roma Est (San Lorenzo, Tiburtino, Pietralata). Al centro, a dominare tutta la zona, la nuova Piazza Bologna, con l’ufficio postale di Mario Ridolfi, da cui si dipana un tessuto a raggiera che si stempera a nord ovest e a sud ovest con la rete stradale dei villini tardo ottocenteschi di via Nomentana e di viale Regina Margherita.
Nella passeggiata partiamo da una tipica espressione del regime: il grande complesso del dopolavoro Ferrovieri realizzato da Angiolo Mazzoni del Grande, con l’imponente Teatro Italia (per un lungo periodo cinema Universal) su via Bari. Lungo via di Villa Massimo, nel terreno della grande villa dei principi Massimo adiacente a Villa Torlonia, vediamo significativi esempi di residenze alto borghesi, tra cui un brillante esempio di palazzina di Mario Ridolfi, e un pessimo esempio di gestione del verde pubblico da parte del Comune di Roma. Dopo essere passati davanti all’Accademia di Villa Massimo, la passeggiata su conclude su viale XXI Aprile, davanti alla Caserma della Guardia di Finanza e al Palazzo Federici, grande complesso edilizio realizzato da Mario De Renzi che spicca per qualità architettonica ed innovazione tipologica. Non a caso, questo maestoso blocco è stato scelto da Ettore Scola per l’ambientazione del film “Una giornata particolare” dove è resa magistralmente il coinvolgimento della maggioranza della popolazione alle imprese del regime e il disinteresse della minoranza.
Non mancare: PRENOTATI